A seguito della riforma Monti dal 1 Gennaio 2012 l’Inpdap è stato accorpato all’Inps, per cui tutte le funzioni prima facenti capo all’Inpdap sono passate al nuovo istituto.
Tra queste anche la possibilità di erogare prestiti e mutui inpdap a tasso agevolato. I mutui inpdap possono essere richiesti da tutti i dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. Si può parlare anche di mutui inps.
Tassi di interesse in vigore
Come stabilito nel regolamento mutui inpdap, questi sono i tassi di interesse:
Tasso fisso (Determinazione del Presidente dell’Istituto n. 110 dell’8.10.2015) | 2,95% |
Tasso variabile (Determinazione del Presidente dell’Istituto n. 110 dell’8.10.2015) | Tasso variabile pari all' Euribor a 6 mesi, calcolato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti base, rilevato al 30 giugno o al 31 dicembre del semestre precedente ed applicato sul debito residuo a tale data |
Ricordiamo che a seguito della Determinazione Presidenziale n. 64 del 24 giugno 2015 il tasso di interesse fisso è stato diminuito di 0,8 punti percentuale, per cui si è passati dal precedente tasso al 3,75% a quello attuale del 2,95%.
Nuovo metodo di calcolo loan to value
A seguito della determinazione presidenziale n.89 del 25 maggio 2017 l’INPS ha stabilito un nuovo metodo di calcolo del tasso di interesse fisso per i mutui ipotecari edilizi. Con il nuovo metodo si può avere un tasso differente in base alla durata del mutuo e al metodo loan-to-value (LTV), ossia il rapporto tra l’importo del mutuo e il valore dell’immobile come indicato dalla perizia estimativa dei tecnici dell’INPS. Ecco la tabella per calcolare il tasso fisso.
Durata | LTV <= 50% | 50% < LTV < 80% | LTV > 80% |
Fino 10 anni | 1,15% | 1,33% | 1,73% |
Fino 15 anni | 1,51% | 1,69% | 2,20% |
Fino 20 anni | 1,65% | 1,83% | 2,38% |
Fino 25 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
Fino 30/35 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
Cambio del tasso
In base all’articolo 7 comma 5 del regolamento sui mutui inpdap esiste la possibilità per il dipendente o pensionato ex INPDAP che ha ottenuto il mutuo ipotecario edilizio erogato dall’ente di passare dal tasso fisso al tasso variabile o viceversa.
Il cambio di tasso può essere effettuato solo una volta decorsi almeno due anni dalla presentazione della domanda e dall’accettazione della stessa. Questa facoltà di cambiare tasso può essere esercitata da parte del mutuatario solo una volta durante l’arco di durata del finanziamento.
Per effettuare il cambio di tasso è necessario compilare ed inviare il modulo di richiesta di variazione del tasso di mutuo ipotecario edilizio tramite
- posta elettronica certificata all’indirizzo pec della sede territorialmente competente
- raccomandata con ricevuta di ritorno presso la sede inpdap competente
- consegna a mano del modulo debitamente compilato presso la sede competente